Come lo facciamo
L’aggiornamento continuo e specialistico consente l’applicazione delle piu recenti tecniche e protocolli universalmente riconosciuti validi e sicuri.Le attrezzature operative, dalla strumentazione rotante a quella fissa, gli elettromedicali rispondono e spesso superano le Conformità previste dalla legge e le specifiche standard CEE. Le attrezzature diagnostiche radiologiche vengono sottoposte annualmente ai controlli di qualità e alla radiosorveglianza. Viene applicato nello Studio, dalle procedure di base operative, alle procedure di manutenzione, alle procedure di sterilizzazione, i controlli a check list che consentono il controllo analitico dei vari steps organizzativi ed operativi.
I risultati, vidimati da chi li ha effettuati, di queste check-list vengono poi archiviati. L’archiviazione di base prevede la conservazione continua( almeno ultimi 5 anni) delle check-list organizzative, delle check-list di manutenzione strumentario e non, delle check-list di pulizie, disinfezione, e sterilizzazione giornalieri, settimanali e mensili. Va fatto notare che il controllo dei protocolli di sterilizzazione è ampiamente sicuro e si basa non solo sulla attestazione di avvenuta sterilizzazione della autoclave a controllo elettronico, ma dal controllo autonomo e continuo della efficacia del processo stesso a mezzo di test chimici monoparametro ad ogni ciclo, test pluriparametro misti settimanali, ed infine a mezzo di controllo biologico mensile con incubazione termostatica di spore termoresistenti appositamente dedicate.( si rimanda alla sezione apposita: procedure di sterilizzazione). L’archiviazione si estende ai certificati di conformità CEE delle protesi odontoiatriche realizzate.
Tutte le radiografie (sia esse endorali, ortopanoramiche che topografiche), nonché le foto intraorali realizzate all’atto della prima visita e successivamente durante le cure stesse, ed eventuali documenti cartacei scannerizzati, vengono memorizzate in formato digitale nella scheda informatica del Paziente facente capo al software gestionale dello Studio (Anthos) e richiamabile e visionabile direttamente alla poltrona operativa.
In campo ortodontico viene archiviato il quadro della malocclusione ortodontica ad inizio terapia, a mezzo di foto intra ed extraorali, di modelli in gesso, delle radiografie e dell’eventuale tracciato cefalometrico. Ulteriori registrazioni vengono fatte durante la fase attiva della terapia ed a fine cure.
L’igiene nello Studio e la sterilità dello strumentario e delle procedure operative logicamente rappresentano l’obiettivo Primario dello Staff per la salute propria e dei Pazienti. A tal fine ogni comportamento apparentemente rituale o banale nasconde regole che minimizzano i rischi di contaminazione. Particolari precauzioni vengono prese al fine di mantenere nello Studio due zone a batteriologia differita.
La sala di attesa si comporta come zona filtro tra l’ambiente esterno e le zone operative, divise da una parete vetrata a tenuta.
Le ventilazioni delle due zone sono separate ed indipendenti. All’ingresso delle zone operative c’e il banco reception dove la presenza di tappeti batteriostatici decontaminanti idonei permette la riduzione ed inattivazione della carica batterica introdotta con le scarpe dei Pazienti fino all’90% ( il personale di Studio indossa zoccoli autoclavabili esclusivamente per uso interno.
All’interno delle 3 sale operative si cerca di limitare ( a volte senza riuscirci) l’ingresso dei soli Pazienti in cura od al massimo con un accompagnatore per limitare la contaminazione dall’esterno.
Ogni rubinetto d’acqua presente nello Studio è comandato a pedale per non contaminare le leve. I comandi dei movimenti delle tre poltrone odontoiatriche ugualmente vengono comandati a mezzo del piede. Tutte le superfici che vengono in contatto con i guanti sono coperte da pellicole monouso adesive che vengono sostituite tra un paziente e l’altro. Per le specifiche procedure di disinfezione e sterilizzazione si rimanda alla sezione specifica.
I risultati, vidimati da chi li ha effettuati, di queste check-list vengono poi archiviati. L’archiviazione di base prevede la conservazione continua( almeno ultimi 5 anni) delle check-list organizzative, delle check-list di manutenzione strumentario e non, delle check-list di pulizie, disinfezione, e sterilizzazione giornalieri, settimanali e mensili. Va fatto notare che il controllo dei protocolli di sterilizzazione è ampiamente sicuro e si basa non solo sulla attestazione di avvenuta sterilizzazione della autoclave a controllo elettronico, ma dal controllo autonomo e continuo della efficacia del processo stesso a mezzo di test chimici monoparametro ad ogni ciclo, test pluriparametro misti settimanali, ed infine a mezzo di controllo biologico mensile con incubazione termostatica di spore termoresistenti appositamente dedicate.( si rimanda alla sezione apposita: procedure di sterilizzazione). L’archiviazione si estende ai certificati di conformità CEE delle protesi odontoiatriche realizzate.
Tutte le radiografie (sia esse endorali, ortopanoramiche che topografiche), nonché le foto intraorali realizzate all’atto della prima visita e successivamente durante le cure stesse, ed eventuali documenti cartacei scannerizzati, vengono memorizzate in formato digitale nella scheda informatica del Paziente facente capo al software gestionale dello Studio (Anthos) e richiamabile e visionabile direttamente alla poltrona operativa.
In campo ortodontico viene archiviato il quadro della malocclusione ortodontica ad inizio terapia, a mezzo di foto intra ed extraorali, di modelli in gesso, delle radiografie e dell’eventuale tracciato cefalometrico. Ulteriori registrazioni vengono fatte durante la fase attiva della terapia ed a fine cure.
L’igiene nello Studio e la sterilità dello strumentario e delle procedure operative logicamente rappresentano l’obiettivo Primario dello Staff per la salute propria e dei Pazienti. A tal fine ogni comportamento apparentemente rituale o banale nasconde regole che minimizzano i rischi di contaminazione. Particolari precauzioni vengono prese al fine di mantenere nello Studio due zone a batteriologia differita.
La sala di attesa si comporta come zona filtro tra l’ambiente esterno e le zone operative, divise da una parete vetrata a tenuta.
Le ventilazioni delle due zone sono separate ed indipendenti. All’ingresso delle zone operative c’e il banco reception dove la presenza di tappeti batteriostatici decontaminanti idonei permette la riduzione ed inattivazione della carica batterica introdotta con le scarpe dei Pazienti fino all’90% ( il personale di Studio indossa zoccoli autoclavabili esclusivamente per uso interno.
All’interno delle 3 sale operative si cerca di limitare ( a volte senza riuscirci) l’ingresso dei soli Pazienti in cura od al massimo con un accompagnatore per limitare la contaminazione dall’esterno.
Ogni rubinetto d’acqua presente nello Studio è comandato a pedale per non contaminare le leve. I comandi dei movimenti delle tre poltrone odontoiatriche ugualmente vengono comandati a mezzo del piede. Tutte le superfici che vengono in contatto con i guanti sono coperte da pellicole monouso adesive che vengono sostituite tra un paziente e l’altro. Per le specifiche procedure di disinfezione e sterilizzazione si rimanda alla sezione specifica.
Un Defibrillatore semiautomatico (DAE) HeartSine PDU400 e' presente in studio per ogni inattesa eventualita'